Il 27 e 28 novembre, alla Stazione Leopolda si è svolta una nuova edizione dell’evento di riferimento in Italia “per scoprire il futuro del turismo, prima che il futuro arrivi“. Tra gli oltre 100 appuntamenti di questa edizione, Fondazione Destination Florence è stata protagonista di due panel in particolare, dove abbiamo avuto modo di portare il nostro contributo.
Mercoledì 27, abbiamo partecipato al panel “Intelligenza artificiale e governance pubblica: opportunità e rischi per lo sviluppo sostenibile del turismo“.
Destinazioni importanti come la città di Firenze stanno iniziando a sfruttare l’IA per gestire meglio i flussi turistici, prevenire il sovraffollamento e promuovere un turismo più sostenibile. Insieme all’Assessore al Turismo Jacopo Vicini, la Communications Manager di Fondazione Destination Florence, Elisa Biagini, ha analizzato il caso studio della Fondazione relativo all’utilizzo dell’IA per il supporto alle istituzioni e per un destination management più lungimirante, basato sull’analisi dei dati. L’intervento si è concentrato sulla collaborazione con The Data Appeal Company, e sulle opportunità che la dashboard può offrire ad istituzioni e operatori privati per una gestione più intelligente e lungimirante delle proprie risorse e per prendere decisioni strategiche.
Giovedì 28, invece, la General Manager Carlotta Ferrari ha moderato il panel “DMO Therapy, cure e rimedi per migliorare la governance della destinazione innovando la collaborazione con gli enti locali“.
Insieme a cinque rappresentanti di alcune delle principali Destination Management Organizations italiane, abbiamo effettuato una vera e propria seduta di terapia professionale, per condividere gioie e dolori dello sviluppo di una destinazione turistica. Nonostante il loro ruolo sempre più centrale, infatti, le sfide che le DMO devono affrontare sono ancora molte: dalle ambiguità riguardo a funzioni, risorse e strutture operative alla risoluzione dei conflitti tra gli stakeholder di ogni territorio, i problemi sono comuni ma le soluzioni adottate sono spesso diverse, anche a causa delle diverse forme di governance di ogni destinazione.
Se il tema turistico di ieri era la promozione, quello di oggi è senz’altro la gestione intelligente dei flussi. Ma alle DMO vengono dati tutti gli strumenti per agire? Su questo ci siamo confrontati con Marcella Gaspardone (Turismo Torino e Provincia), Patrik Romano (Fondazione Bologna Welcome), Luca Caputo (Destination Verona Garda Foundation) e Fiorenza Lipparini (Milano & Partners), condividendo best practice e difficoltà delle DMO italiane, per chiedere un aiuto concreto.